Patù

La sua fondazione si fa risalire al 924 d.C. ad opera dei profughi della vicina Vereto, distrutta dai Saraceni

stemma del Comune di Patù

Storia

Pur essendo di dimensioni ridotte, questo Comune è un concentrato si storia, a iniziare dal famosissimo monumento chiamato “Cento Pietre”. Quest’ultimo in origine era un monumento funebre (heroon), costruito con cento grossi blocchi di pietra squadrati (da qui il suo nome), provenienti dalle rovine dell'antica città di Vereto, per tumulare le spoglie del Generale Geminiano, successivamente traslate in Francia (patria dell'eroe).

La storia del militare lo vede ambasciatore dei cristiani presso i mori e da questi trucidato. I suoi soldati ne vendicarono la morte sconfiggendo i pagani nel sito denominato Campo Re (877), ai piedi della collina di Vereto. All’interno del Tempietto si possono scorgere ancora tracce di antichissime raffigurazioni di Santi di origine orientale, a testimonianza che in epoca medioevale il tempietto fu trasformato in chiesa paleocristiana. Sempre a Patù possono visitarsi l’antica Chiesa di S. Michele Arcangelo, eretta nel 1564 e lo splendido Palazzo Romano. La Residenza diede i natali a Liborio Romano, patriota unitario: l’edificio di recente ristrutturato ospita oggi un museo storico. Passeggiando per le viuzze curate di Patù possono scorgersi i resti di quello che fu il 400entesco castello.

Uno dei lasciti più importanti è costituito dalla Chiesetta di San Giovanni Battista risalente al X secolo che si erge di fronte alle Centropietre. L'edificio ricorda la cruenta battaglia tra Cristiani e Mori del 24 giugno 877. La chiesa è uno degli esempi più caratteristici dell'arte romanica pugliese. In ultimo un cenno a parte meritano il Sito di Vereto che sorge sull'omonima collina dominante la rada di San Gregorio e la Chiesa della Madonna di Vereto. Sul primo luogo sorgeva l'antichissima città messapica di Vereto, conosciuta sin dal V sec. a.C. e citata da Erodoto, la seconda tappa sulla collina porta alla Chiesetta edificata agli inizi del ‘600 dal Principe Zunica, signore di Alessano. Per gli amanti del mare è d’obbligo una visita alle marine di Patù: Felloniche e San Gregorio.

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