Liquore di mirto

Scheda di dettaglio

Molti paesaggi urbani salentini sono caratterizzati dalla presenza di esempiMolti paesaggi urbani salentini sono caratterizzati dalla presenza di esempid’archeologia industriale. Tra questi, soprattutto nei paesi a vocazione vitivinicolarisaltano, per via delle svettanti ciminiere color sughero, le distillerie, ove oltre chedistillare l’enorme massa di vinacce e scarti di vinificazione, si procedeva a distillareanche l’altra abbondantissima produzione locale costituita dai fichi secchi. Un vero eproprio fiume di alcol, che alla fine dell’Ottocento ha dato luogo alla nascita di unaserie di rinomate fabbriche di liquori che hanno riscosso premi e riconoscimenti nelletante esposizioni e concorsi internazionali che hanno caratterizzato l’epoca esupportato anche una valida produzione di liquori fatti in casa. Il liquore di mirto,grazie alla cospicua presenza di quest’essenza, è uno dei più rappresentativi dellatradizione liquoristica salentina. Originariamente era maggiormente in auge un liquoreottenuto dall’infuso di foglie di mirto, in pratica una soluzione idroalcolica a base difoglie di mirto. Da diversi decenni, complice qualche contaminazione culturale, si èman mano consolidato anche l’uso di un liquore di mirto di tipo sardo ovveroottenuto dalla macerazione delle bacche. Il mirto (Myrtus communis L.), in gergosalentino murteddhra, è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea.Dell’altezza massima di due-tre metri, possiede foglie lanceolate, piccole e coriacee. Inestate produce un’attraente fioritura costituita da bellissimi fiori bianchi che darannoluogo alle bacche o coccole che a piena maturazione, condizione che si verifica già neltardo autunno, saranno della grandezza massima di un centimetro e di un bel colorenero bluastro. Pianta importante nella mitologia greca, e presso i Romani (con essavenivano incoronate spose e poeti), viene tuttora sfruttata dalla farmacopeatradizionale e dall’industria per le proprietà balsamiche e antiossidanti degli olitradizionale e dall’industria per le proprietà balsamiche e antiossidanti degli oliessenziali di cui è ricca.

Preparazione

Lavate e pigiate diligentemente un chilo di bacche, ponetele in un capace vaso di vetroLavate e pigiate diligentemente un chilo di bacche, ponetele in un capace vaso di vetroa chiusura ermetica, unite un chilo di zucchero, un litro di acqua purissimapossibilmente oligominerale, e un litro di ottimo alcol a 95°. Lasciate macerare il tuttoper quindici-venti giorni, scuotendo frequentemente il vaso e facilitando così ilcompleto scioglimento dello zucchero. Trascorso questo periodo, filtrate attraversoun telo di lino o di garza, strizzando bene con forza il residuo vegetale in modo darecuperare quanto più liquido possibile. Conservate il liquore ottenuto in bottigliepreferibilmente di colore scuro. Con il procedimento sopra esposto si dovrebbeottenere un liquore di gradazione compresa tra i 25° e i 30° di volume. 

Suggerimenti e varianti

Esistono naturalmente molti procedimenti per ricavare il liquore di mirto, la ricetta soprariportata è stata scelta per la sua estrema semplicità, a cui di norma si accompagnaun’ottima riuscita. È sottinteso che variando i dosaggi si potrà ottenere un liquore dimaggiore o minore gradazione alcolica.

X
Torna su